Il linguaggio del corpo (body language in inglese) è forse la forma di comunicazione più efficace che esiste.

LE PAROLE SERVONO PER COMUNICARE INFORMAZIONI;
IL LINGUAGGIO DEL CORPO COMUNICA SENTIMENTI ED EMOZIONI.

Saper decifrare il linguaggio del corpo permette di leggere la mente delle persone. Per questo è fondamentale che ogni mentalista sappia interpretare i linguaggi del corpo.

Ma non solo chi si occupa di mentalismo potrà trovare giovamento nello studio del linguaggio del corpo. In verità servirebbe a tutti approfondire l’argomento.

Ad esempio è possibile usare il linguaggio del corpo per percepire quanto una persona sia attratta da voi o per creare noi stessi un segnale di interesse verso il nostro interlocutore.

Potete utilizzare il linguaggio del corpo per rendervi conto se gli altri stanno mentendo o dicendo la verità, per comunicare un senso di sicurezza e ispirare rispetto in ogni situazione.

Potete inoltre servirvi del linguaggio del corpo per mettere le persone a loro agio, farvi degli amici rapidamente, persuadere, influenzare o vendere di più.

Conoscere il linguaggio del corpo insegna anche ad interagire con persone di altre culture ed altre parti del mondo.

Per cui è possibile leggere la mente delle persone, “semplicemente” osservando il linguaggio del corpo, gli occhi, la voce, i gesti, la bocca, la postura ecc.

In verità è tutt’altro che semplice ma con un po’ di esperienza e con le giuste informazioni scritte in questo articolo, tutti potranno cominciare a farlo. Il punto di partenza è l’osservazione.

Ma prima di approfondire l’argomento è necessario fare un passo indietro e provare a spiegare cos’è la comunicazione non verbale di cui il linguaggio del corpo ne è parte integrante.

I Canali della Comunicazione e il Linguaggio del Corpo

La Comunicazione Non Verbale

Ai tempi del grande mago Houdini, la gente andava in teatro a vedere il suo spettacolo e restava in silenzio per una buona mezz’oretta in attesa che il re delle evasioni, dietro ad una copertura e quindi non visibile, riuscisse a liberarsi dalle manette o da altri strani congegni.

Ad oggi tutto ciò sarebbe impossibile da realizzare. Viviamo in un mondo con ritmi di vita sempre più frenetici, e siamo abituati ad avere tutto e subito. Restare più di qualche minuto senza la possibilità di vedere o fare qualcosa sarebbe veramente arduo.

Questo atteggiamento si riflette anche quando conosciamo una persona. Non ci basiamo più su un’attenta valutazione o aspettiamo di poter approfondire la conoscenza. No, ad oggi, ci servono soli 15 secondi per formulare un giudizio. Dopo pochi secondi sappiamo già se quella persona ci piace o no, e tutto questo solo sulla base delle prime impressioni.

Questo vale anche per noi stessi sia nel dare che nel ricevere. Le persone che conosciamo decidono nel giro di pochi istanti se meritiamo la loro fiducia, se suscitiamo la loro simpatia, se intendono o no lavorare con noi, o stabilire una relazione amorosa, e molto altro.

Albert Mehrabian e la regola del 7-38-55

Albert Mehrabian è uno psicologo statunitense, docente presso l’University of Los Angeles, nota anche come UCLA.

Tra la fine degli anni ’60 e inizio ’70, lo psicologo condusse uno studio fondamentale in merito all’importanza dei diversi aspetti della comunicazione nel trasmettere un messaggio.

Esso evidenziava l’esistenza di tre componenti che sono alla base di qualunque atto comunicativo: il linguaggio del corpo, la voce, le parole.

In base ai dati emersi, Mehrabian formulò il modello del “7-38-55”, secondo il quale la comunicazione tra persone avviene per il 93% attraverso segnali non verbali e soltanto per il 7% dal linguaggio verbale. Nel dettaglio:

  • Il 55% è dato dalla comunicazione non verbale (in particolare quella legata a corpo e mimica facciale)
  • Il 38% dalla comunicazione paraverbale (tono, volume, ritmo della voce, ecc.)
  • Il 7% dalle parole ovvero il contenuto verbale.
Linguaggio del Corpo, Regola del 7-38-55 di Albert Mehrabian

Anche se studi recenti hanno rivisto queste percentuali (lo stesso Mehrabian ha chiarito nel tempo che queste percentuali sono vere solo quando si comunicano sentimenti e atteggiamenti), l’elemento fondamentale che emerge è che nei rapporti interpersonali, la comunicazione avviene non solo dalle parole pronunciate ma da una serie di contenuti espressi inconsapevolmente attraverso il linguaggio del corpo.

Linguaggio del Corpo e Mentalismo

Uno dei segreti dei mentalisti – ovvero coloro i quali leggono nel pensiero – è proprio la capacità di leggere i segnali del corpo.

Ovviamente bisognerà ricorrere a tutte le tecniche disponibili, tra cui psicologia, PNL, illusionismo, ecc. ma saper leggere il linguaggio del corpo è di fondamentale importanza per poter entrare in sintonia con l’altra persona e percepire il suo pensiero senza che l’altro abbia bisogno di parlare.

La lettura del pensiero si fonda infatti su un’attenta osservazione del corpo, perché il corpo è una finestra aperta sull’inconscio.

La Tecnica dei Mentalisti

Le emozioni si comunicano principalmente per mezzo del linguaggio corporeo e soltanto in misura secondaria attraverso il linguaggio verbale.

Il mentalista utilizza, di fatto, una sorta di “percezione extrasensoriale”, che schematicamente si attua in questo modo:

  • la mente formula un pensiero;
  • il pensiero genera un’emozione;
  • l’emozione trapela attraverso il linguaggio non verbale;
  • il mentalista interpreta il linguaggio non verbale per cogliere l’emozione provata dall’interlocutore ed ecco, gli legge nella mente.
Alessio Rastrelli Mentalista

Il mentalista studia approfonditamente queste tecniche e le applica nei suoi spettacoli di mentalismo ma, inconsciamente, tutti, ognuno a suo modo, ci occupiamo di lettura del pensiero. Ogni qual volta entriamo in contatto con qualcuno ci sforziamo di leggere nella loro mente, osservandone il linguaggio corporeo.

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Linguaggio del corpo per migliorare se stessi

E’ bene ricordare però che, sempre a livello inconscio, la lettura del pensiero tramite linguaggio del corpo è un processo a due vie. Mentre cercate di penetrare nella mente del vostro interlocutore osservandone il comportamento, lui fa altrettanto nei vostri confronti.

Molti politici, attori e personaggi di successo studiano il linguaggio del corpo come uno strumento, utile per se stessi, atto a esprimere ciò che effettivamente si intende comunicare e per trasmettere all’esterno l’impressione che si desidera anziché, come spesso succede molti, a lasciare che il subconscio si esprima liberamente.

Pensate ad esempio al politico “costretto” a presenziare ad un meeting o ad una trasmissione televisiva, per se stesso di poca importanza. Non potrebbe sostenere l’incontro solo adducendo buoni propositi mentre tuto il suo corpo esprime mancanza di voglia e di partecipazione. Anzi vedete che risultano sempre entusiasti e grati a chi ha permesso la loro presenza lì, sempre ovviamente per il bene della nazione.

Linguaggio Non Verbale

Dopo questa lunga premessa siamo arrivati al punto più interessante, ovvero come interpretare il linguaggio del corpo.

Lasciate solo che vi dica un’ultima cosa: il linguaggio non verbale non è una scienza esatta.

Il corpo umano, il cuore ed il cervello sono sistemi di estrema complessità, pertanto un determinato atteggiamento potrebbe scaturire da tutt’altri fattori.

Come vedremo, per giungere a una lettura corretta del linguaggio non verbale dovremo effettuare la sintesi di più elementi, evitando di giungere a conclusioni affrettate che sono la causa dei comuni errori di interpretazione.

I Segreti del Linguaggio del Corpo

Sicuramente vi è già capitato di vedere due persone in lontananza parlare e pur senza riuscire a sentire il loro dialogo, in un attimo, siete riusciti a capire se stavano litigando o scambiando parole d’amore, se erano amici, conoscenti o se intrattenevano rapporti professionali.

Quante volte solo da uno sguardo avete capito se una persona è felice, triste, in ansia o tranquilla?

I Segreti del Linguaggio del Corpo

Tutte queste informazioni le percepiamo inconsciamente. Pensate, allora, a quante e quali informazioni sarebbe possibile cogliere semplicemente osservando l’altra persona con maggiore attenzione.

Con la giusta attenzione e la dovuta pratica è possibile diventare esperti del linguaggio non verbale e del pensiero altrui. L’importante è sapere su quali aspetti concentrare l’osservazione.

Il linguaggio non verbale comunica assai più delle parole

Oltre che con le parole, la comunicazione avviene attraverso tutta una serie di segnali del corpo. Per leggere nella mente o nel pensiero altrui dobbiamo quindi osservare:

  • la postura;
  • i movimenti delle mani, delle braccia e delle gambe;
  • la tensione del corpo;
  • l’espressione del volto;
  • gli occhi;
  • la distanza spaziale.
Comunicazione non verbale e linguaggio del corpo

Apertura del corpo

Il livello di “apertura” del corpo indica il grado di disponibilità.

Se la persona è a proprio agio lo dimostra, in generale, con segnali corporei di apertura, mentre chi prova un senso di disagio, ossia uno stato negativo dovuto ad ansia, paura, nervosismo od ostilità, manifesta segnali corporei di chiusura.

Cosa Osservare?

  • se tiene le braccia incrociate o aperte 
  • se nasconde le mani oppure no
  • se si barrica coprendosi con oggetti
  • se accavalla o meno le gambe

Se la persona che osserviamo tende a porre ostacoli tra sé e gli altri, che siano braccia incrociate o oggetti (borse, giacche, ecc.) potrebbe risultare poco collaborativa.

Al contrario braccia aperte, gambe non incrociate e la tendenza a mettere allo scoperto il proprio corpo, indicano una buona disponibilità generale (verso la situazione) o personale (nei nostri confronti).

Attenzione, ricordiamoci che ogni situazione va valutata attentamente e da più punti di vista. Una situazione di chiusura potrebbe non essere rivolta a noi ma dovuta a fattori esterni (fa freddo, paura di un esame, …) o semplicemente perché è una posizione comoda!

Io stesso mi ritrovo spesso con mani e gambe incrociate in situazioni in cui sono tranquillo e senza nessuna preoccupazione, per esempio ad una serata tra amici.

Provate anche voi!

Adesso tocca a voi. Da questo momento impegnatevi ad affinare le vostre capacità di lettura della mente cercando di osservare ciò che vedete. Per cominciare, provate a stabilire per ogni persona che incontrate se il suo linguaggio corporeo indica apertura o chiusura.

In generale, negli incontri con altre persone è estremamente importante osservare l’insieme dei gesti che comunicano senso di apertura o di chiusura.

Osserviamo quindi la posizione di braccia e gambe:

  • non sono incrociate;
  • non ci sono barriere che l’interlocutore pone davanti a se;
  • le mani sono in vista, magari con i palmi aperti (segnale di apertura);
  • le gambe e la postura in generale sono sciolte, prive di tensione nervosa;
  • il contatto oculare è buono.

Se tutte le condizioni risultano confermate, probabilmente ci troviamo difronte uno stato interiore positivo. In caso contrario, con qualche segno evidente di chiusura, sarà meglio cercare di entrare in empatia e tranquillizzare l’interlocutore prima di intraprendere qualsiasi tipo di comunicazione.

Linguaggio del Corpo, Apertura e Chiusura

Direzione del corpo

Più il nostro corpo tende verso qualcuno, più si è interessati a lui.

Questo è un punto importante e stranamente poco conosciuto. L’importanza di valutare la direzione corporea deriva probabilmente dal fatto che si tratta di una situazione inconscia e quindi sicuramente veritiera. Più il nostro corpo è rivolto verso una persona (pur senza esserne a conoscenza) e più saremo interessati a quella persona.

Cosa Osservare?

  • quanto rivolge verso di te il corpo;
  • se pur guardandoti si rivolge altrove;
  • se guarda altri ma è girato a tuo favore;
  • direzione di: viso, sguardo e busto.

In generale sarà sufficiente guardare verso quale punto è rivolto il busto della persona che vogliamo analizzare.

Anche se la mia testa guarda e parla con qualcuno ma il mio corpo è indirizzato verso qualcun altro, sicuramente la mia attenzione è rivolta alla persona verso cui il mio corpo è girato.

Lo Sguardo

Gli occhi, in termini di comunicazione non verbale, sono la parte più espressiva del corpo.

Leonardo definì gli occhi “lo specchio dell’anima”. Modigliani dipingeva i volti senza occhi proprio perché egli non poteva dipingere ciò che non conosceva: ovvero l’anima degli uomini e delle donne che stava ritraendo.

Osservare lo sguardo del nostro interlocutore può essere di grande aiuto per leggere il suo pensiero.

Cosa Osservare?

  • se guarda fisso negli occhi o distoglie lo sguardo;
  • se guarda in basso;
  • se le pupille sono dilatate;
  • la frequenza di battito delle ciglia;
  • cosa sta guardando.

Quando comunichiamo con qualcuno, prestiamo attenzione per vedere se i suoi occhi hanno un contatto diretto con i nostri o se distoglie lo sguardo.

L’incapacità di stabilire un contatto visivo diretto può indicare noia, disinteresse o persino inganno, specialmente quando qualcuno distoglie lo sguardo e si mette da parte.

Se una persona guarda in basso, d’altra parte, indica spesso nervosismo o sottomissione.

La dilatazione delle pupille

La presenza di pupille dilatate (in condizioni normali, la pupilla tende ad avere un diametro tra i 2 e 5 mm) può significare attrazione, amore, interesse.

Le pupille si dilatano quando aumenta lo sforzo cognitivo, quindi se qualcuno si concentra su qualcuno o qualcosa che gli piace, le loro pupille si dilatano automaticamente.

La dilatazione delle pupille può essere difficile da rilevare, ma nelle giuste condizioni e con un po di pratica possiamo essere in grado di individuarle.

Il battito di ciglia

Il battito di ciglia di una persona è di circa otto volte al minuto ma, se questa persona è in tensione, e quindi “eccitata”, quando si trova in nostra compagnia, i battiti aumenteranno: la persona sbatte le ciglia molto più spesso.

In altri casi però, un aumento del battito delle palpebre indica che il nostro interlocutore sta mentendo, specialmente se accompagnato dal contatto con il viso.

Guardare qualcosa può suggerire un desiderio per quella cosa. Ad esempio, se qualcuno dà un’occhiata alla porta, questo può indicare il desiderio di andarsene. Guardare una persona può indicare il desiderio di parlare con lei.

Quando si tratta di movimenti oculari, si ritiene che guardare verso l’alto e verso destra durante la conversazione indica che è stata detta una bugia, mentre guardare verso l’alto e verso sinistra indica che la persona sta dicendo la verità.

La ragione di ciò è che le persone guardano in alto a destra quando usano la loro immaginazione per inventare una storia e guardano in alto a sinistra quando ricordano un vero ricordo.

Gli studi sulla direzione dello sguardo

In quanto “specchio dell’anima”, gli occhi ci forniscono molti indizi su ciò che un soggetto pensa realmente. Numerosi studi sulla direzione dei movimenti oculari hanno rivelato che questi sono correlati all’elaborazione dei pensieri in termini di suoni, immagini e sensazioni.

Ne abbiamo già parlato nell’articolo “il mentalista” ma è sempre bene ribadire il concetto.

  • la persona che guarda in basso a destra riporta alla mente sensazioni e sentimenti;
  • la persona che guarda in basso a sinistra parla con sé stessa;
  • la persona che guarda in alto a sinistra cerca di visualizzare qualcosa che è accaduto in passato;
  • la persona che guarda in alto a destra cerca di immaginare qualcosa;
  • la persona che volge lo sguardo a sinistra cerca di ricordare dei suoni;
  • la persona che volge lo sguardo a destra cerca di ricostruire dei suoni.
mentalista-EAC direzione dello sguardo Linguaggio del Corpo

L’intensità dello sguardo in relazione al linguaggio del corpo

Lo sguardo di traverso: questo gesto è uno dei primi segnali di interesse romantico. Siccome è sottile e allusivo, permette ad un individuo di “flirtare” in modo velato.

Lo sguardo prolungato: un gesto più palese di quello su menzionato. In questo caso la persona non finge di essere timida, ma vuole “arrivare al sodo”. Può indicare attrazione sessuale.

Lo sguardo da “duro”. Spesso accompagnato da occhi socchiusi e pupille contratte, lo sguardo da duro è caratteristico del “cattivo” dei film. Questo sguardo così penetrante segnala che l’individuo possiede un atteggiamento invadente, aggressivo e minaccioso. Lo sguardo da “duro” si distingue da quello prolungato, in quanto quest’ultimo è caratterizzato da pause, mentre quello da duro è più insistente.

Lo sguardo dall’alto in basso. Questo movimento degli occhi si osserva soprattutto negli uomini in cerca di una “preda” femminile. Quando un uomo squadra una donna dalla testa ai piedi, la sta valutando come potenziale partner sessuale. Se l’uomo compie questo gesto più di una volta, è probabile che sia attratto fisicamente dalla donna e che la sua fantasia sessuale abbia preso il volo. Anche le donne utilizzano questo tipo di sguardo verso gli uomini da cui sono attratte, ma in modo meno evidente, di modo che è meno probabile che vengano colte in fragrante!

Lo sguardo sfuggente. Questo segnale indica che la nostra controparte si sta dimostrando ingannevole. E’ possibile o che stia mentendo, o che si senta colpevole per qualcosa di cui si sta discutendo. Anche stropicciarsi l’occhio, come pretesto per distogliere lo sguardo, può indicare menzogna. Tuttavia, distogliere lo sguardo in risposta ad uno sguardo prolungato non segnala inganno, ma è un tentativo di ridurre un’intimità sentita come minacciosa.

Occhi chiusi. Non si tratta di un semplice battito di palpebre, ma della chiusura prolungata di un occhio chiaramente percepibile da un osservatore. Se vedete il vostro interlocutore fare questo gesto, è un’indicazione che lui/lei non ha più intenzione di ascoltare ciò che state dicendo. Il gesto è spesso accompagnato dallo sollevamento delle sopracciglia.

La prossemica

La quantità di spazio personale che una persona ti concede indica quanto essa ti apprezza realmente.

Dalla distanza che una persona tiene nei nostri confronti possiamo leggere quanto sia interessata a noi, quanto ci reputi interessanti e piacevoli. Maggiore il gradimento provato per qualcuno e maggiore l’avvicinamento che gli concederà.

Cosa Osservare?

  • quanto spazio è presente tra voi
  • se accetta che ti avvicini entro 70cm
  • se ti allontani riprende ad avvicinarsi?
  • quanto fa avvicinare te rispetto ad altri

La gestione dello spazio personale tra persone è un riflesso automatico e pertanto ottimo da interpretare per avere informazioni preziose.

Alessio Rastrelli Mentalista

Le Distanze Appropriate

Distanza di grande intimità: 0-15 cm. È riservata a pochissime persone: partner e altri soggetti (per esempio i figli) con i quali accettiamo il contatto fisico e ammettiamo i comportamenti più intimi.

Distanza intima: 15-45 cm. Vi sono ammesse solo le persone per noi più importanti: partner, famigliari, amici stretti. Se questo spazio viene violato da estranei, da soggetti che non conosciamo bene o non ci piacciono, proviamo una sensazione di disagio.

Distanza personale: 45-120 cm. La distanza del braccio: lo spazio entro il quale si riesce a compiere la classica stretta di mano. Nella cultura occidentale è la distanza ideale per la maggior parte delle interazioni personali. La osserviamo nelle cerimonie sociali e negli eventi conviviali.

Distanza sociale: 1,20-3,5 m. È la distanza che va rispettata nelle interazioni con le persone con cui non siamo in confidenza, per esempio i commessi dei negozi o sconosciuti che chiedono informazioni.

Distanza pubblica: superiore a 3,5 m. Quando ci rivolgiamo a un gruppo di persone in un ambiente formale, questa è la distanza appropriata da assumere rispetto alla prima fila. Implica generalmente l’assenza di interazioni sociali.

Per approfondire ti consiglio di leggere il mio articolo sulla prossemica.

Linguaggio del Corpo… conclusione

Ci sarebbero ancora tanti aspetti da prendere in considerazione ma l’importante era per me, in questa fase, dare un’idea di massima sull’argomento e far capire che saper decifrare il linguaggio del corpo permette di “leggere” la mente degli altri.

Ricordiamoci sempre che l’impressione che suscitiamo sugli altri viene dal nostro linguaggio del corpo e solo in minima parte da ciò che diciamo.

Ma alla fine di tutto questo, se vediamo una persona che si tocca il naso quando le viene posta una certa domanda, possiamo dire con certezza, sulla base di quest’unico indizio, che sta mentendo?

Se qualcuno cambia posizione quando è seduto, possiamo dedurre con certezza che sia teso?

E se tiene le braccia incrociate, significa sicuramente che è annoiato?

Se ha le caviglie incrociate, sta mascherando la propria aggressività?

Assolutamente no.

Questi gesti considerati singolarmente non significano nulla, ma se si presentano tutti insieme nel corso di un’interazione (complesso di segnali), allora vi sono buone probabilità che la persona abbia un atteggiamento negativo.

Provate a mettere in pratica alcuni di questi consigli e fatemi sapere – nei commenti qui sotto – che impressione ne avete ricevuto.

In bocca al lupo.

Linguaggio del Corpo e Crescita Personale

Questo sul Linguaggio del Corpo è il primo articolo nella sezione Crescita Personale.
In questa sezione che verrà ampliata al più presto con tanti altri interessanti articoli, potrete imparare le tecniche dei mentalisti di professione per migliorare nei rapporti interpersonali, vendere di più e trovare l’anima gemella.

5 Commenti

  1. Buongiorno. Vorrei domandarvi, in modo semplice, per quale ragione, secondo la mia esperienza, al Linguaggio del Corpo non viene attributo l’enorme, gigantesco, valore, o importanza, che meritetebbe. I rapporti interpersonali ne gioverebbero. Le menzogne avrebbero meno successo. E potrei aggiungere altro. porgo cordialità. Maria Antonietta

    • Buongiorno Maria Antonietta, grazie per il commento.
      Tutti mentono, uomini e donne allo stesso modo, nella vita privata come nel lavoro.
      La buona notizia è che anche il più abile bugiardo, rivela – tramite il linguaggio del corpo – la sua menzogna.
      Il vero problema è che, molto spesso, siamo noi stessi che non vogliamo accettare la verità e quindi facciamo “finta” di non capire.
      I rapporti interpersonali dovrebbero essere basati su rispetto, sincerità e su una buona comunicazione. Non è nella nostra natura diventare esperti di linguaggio del corpo per smascherare l’altrui menzogna; forse è questo il motivo per cui non si attribuisce la giusta importanza alla comunicazione non verbale.
      In tutti i casi “never give up”: l’importante è non arrendersi mai. La sofferenza è necessaria per acquisire esperienza e crescere.
      La vita è piena di opportunità, quando si chiude una porta si apre un portone…

  2. Grazie. non è nella nostra natura diventare esperti???? Non sarà, invece, che il Verbo evolverà in modo per ora inimmaginabile???? Bene, ora la saluto. Buona serata

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